Che cos’è il residuo fisso?

Il residuo fisso è quella quantità di sostanze, misurate in milligrammi per litro, che si può ritrovare facendo bollire un litro d’acqua alla temperatura di 180°C. Quello che resta dopo questa operazione viene pesato ed esprime la quantità di sostanze disciolte nell’acqua. Più basso è il residuo fisso e più bassa è la quantità di sostanze disciolte nell’acqua.

In base al suo valore si distinguono:

  • acque meteoriche (o minimamente mineralizzate): compreso tra 10 e 80 mg/L
  • quelle oligominerali: compreso tra 80 e 200 mg/L
  • acque mediominerali: compreso tra 200 e 1.000 mg/L
  • quelle minerali (o ricche di sali minerali): superiore a 1.000 mg/L
  • acque salate: superiore a 30.000 mg/L.

Effetti dei minerali presenti nell’acqua:

I minerali se sono presenti in grandi quantità, a lungo andare tendono a depositarsi nell’organismo che potrebbe iniziare ad avere difficoltà a smaltirli correttamente. Neanche questo però è in tutti i casi vero, sempre nel caso degli sportivi potrebbe essere utile bere un’acqua ben mineralizzata in modo tale da reintegrare almeno in parte quanto perso con l’allenamento. Lo stesso vale per gli anziani che potrebbero aver bisogno di assumere un’acqua più ricca in quando magari carenti di sali minerali.

Al contrario se invece si vuole depurare al meglio l’organismo e combattere la ritenzione idrica è importante che l’acqua sia a residuo fisso basso in modo tale da permettere una disintossicazione maggiore. Questo tipo di acqua è adatta anche all’alimentazione dei bambini molto piccoli e generalmente è consigliata un po’ a tutti: nella maggioranza dei casi dunque più l’acqua è leggera più è indicata per il benessere del nostro organismo.

Ad ognuno la propria acqua!

 

Comparazione delle Acque

Per scegliere l’acqua migliore da bere è bene conoscere alcuni valori degli elementi che vi sono contenuti, in misura maggiore o minore, alla sorgente e in bottiglia.

Parametri da tenere in considerazione:

  • nitrati, composti a base di azoto e ossigeno, sono elementi nocivi frutto dell’inquinamento umano in prossimità della sorgente.
  • Il residuo fisso è il secondo parametro da tenere in considerazione, ed esprime il grado di mineralià delle acque. Tanto più l’acqua contiene residuo fisso, tanto più è pesante per il sistema metabolico.
  • Anche il sodio, è un valore importante: fondamentale per il buon equilibrio del nostro metabolismo, va assunto nelle giuste quantità, perché se è troppo concentrato provoca ritenzione idrica. Per le diete povere di sodio, sono consigliate acque minerali con tenore di sodio inferiore ai 20 milligrammi per litro
  • Un quarto valore importante è la durezza, ovvero il contenuto di sali di calcio e di magnesio nell’acqua. Sono i sali di questi due elementi che causano, in soluzione, la presenza di elementi calcarei nocivi alla funzionalità di reni e fegato. A seconda della concentrazione calcarea, le acque vengono definite dolci, semi dure, dure e molto dure.

 

ECCO QUALI ACQUE SCEGLIERE SECONDO I TEST:

 

Sant’Anna  42  3,10  1,20  11,30  1,00  <0,002
Levissima  80  5,90  1,90  21,00  1,60  <0,002
Acqua Panna  141 10,60  6,70  32,00  2,90  <0,002
Recoaro  154  nr  0,90  35,20  4,30  <0,002
Vera Nestlé  160  nr  2,00  35,90  3,70  <0,002
Fonte Guizza  265  nr  6,50  49,00  8,70  nr
Vitasnella  400  nr  3,50  88,00  4,50  nr
Goccia di Carnia  78  nr 1,0  19,60  2,00  nr
Acqua Pradis  124  nr  0,60  30,70  3,20  nr

 

I dati della tabella sono stati  trascritti da  etichetteche prese a campione e non sono esclusi errori di trascrizione

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