Nel cuore del Salento, terra amata per i suoi paesaggi incantevoli, per i suoi borghi ricchi di arte e di storia e per le sue tradizioni antichissime, sorge quello che può essere considerato un paradiso per i golfisti italiani e non: l’Acaya Golf Club, immerso in un contesto naturalistico splendido, tra macchia mediterranea e uliveti secolari, con l’oasi “Le Cesine” a soli 5 km di distanza, oltre la quale si apre il mare cristallino vanto di questa assolata terra.

Alla scoperta del gioiello golfistico del sud Italia: l’Acaya Golf Club

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L’Acaya Golf Club è nato per coniugare l’autentica bellezza paesaggistica salentina con il design più moderno ed attuale, mettendo il tutto al servizio dei giocatori di golf, delle loro traiettorie e dei loro colpi mirati.

Il campo si estende per più di 6000 metri e conta ben diciotto buche. È stato lo Studio Americano Hurdzan–Fry a creare il driving range di Acaya, assai funzionale e comprensivo di ben sessantasei postazioni (tra le quali 6 sono al coperto), dove il giocatore potrà dare sfoggio delle proprie abilità utilizzando tutte le sue quattordici mazze: grazie all’opera di questo studio, il campo da golf ha raggiunto i livelli da giochi Champioship.

Il costante vento presente in zona, che rende Acaya simile ai campi da golf presenti nella selvaggia Scozia, accarezza costantemente le festuche che delimitano l’area del fairway, dove l’erba è così rasata e compatta da permettere alla pallina di galleggiare letteralmente sul campo come se fosse su un piano di velluto.

Una delle caratteristiche del campo da golf di Acaya sono gli ostacoli naturali che in molti casi sorgono proprio al limitare di alcune buche; essi sono costituiti da ruscelli o stagni alimentati da piccole cascate: una di queste separa le buche 11 e 12, rendendo ancora più suggestivo e bucolico tutto l’ambiente.

Non si pensi però che l’Acaya Golf Club sia adatto solo ai giocatori più esperti. I dilettanti infatti o chi vuole avvicinarsi per la prima volta a questo elegante sport, siano essi adulti, ma anche juniores, troveranno maestri competenti pronti a supportarli e ad iniziarli in questa nuova avventura sportiva, che rappresenta un vero e proprio stile di vita: tra questi professionisti non si può non menzionare il campione italiano di golf, Costantino Rocca.

Le bellezze architettoniche e naturali del territorio circostante

Chiunque si rechi ad Acaya per praticare il golf, non può esimersi dal visitare l’unica cittadella fortificata in stile rinascimentale del sud Italia e risalente al ‘600.

Le mura che cingono Acaya, oggi frazione di Vernole a soli 10 km da Lecce, presentano tre baluardi e un camminamento di ronda, culminando nel Castello trapezoidale voluto da Carlo V e risalente al 1535: all’interno, oltre alle scuderie e al cortile, è possibile visitare un antichissimo frantoio in pietra.

Oltre la Porta di Sant’Oronzo, in candida pietra e sormontata dalla statua dell’omonimo santo, si accede al tranquillo cuore di Acaya, dominato dal campanile della Chiesa della Madonna della Neve del XVI secolo.
Tra una partita di golf e l’altra presso l’Acaya Golf Club, si può raggiungere l’oasi Le Cesine: trattasi di una riserva naturale gestita dal WWF dove si alternano bianche dune sabbiose, lecceti, pineta e profumata macchia mediterranea, costituendo così l’habitat perfetto per specie faunistiche rare.

Volpi, ricci e tassi, ma soprattutto uccelli acquatici quali il piro piro, il germano reale, l’airone rosso e quello bianco, che frequentano le zone umide costituite dal Pantano Grande e dal Pantano Piccolo, divisi tra loro da una lingua di sabbia.