Lo yoga è una disciplina millenaria che, da diverso tempo a questa parte, ha conquistato anche i Paesi occidentali. Adatto a persone di tutte le età – ovviamente quando lo si pratica è necessario rivolgersi a un istruttore specializzato – è sempre più popolare.

Non a caso, sono sempre di più gli aspiranti imprenditori che vogliono aprire un centro dedicato. Se ti stai chiedendo come sia meglio muoversi da questo punto di vista, non devi fare altro che proseguire nella lettura di questo articolo.

Aprire un centro yoga: i passi da seguire

Nel momento in cui si punta ad aprire un centro yoga, bisogna innanzitutto aprire la Partita IVA. Lo step successivo prevede il fatto di richiedere tutti i permessi necessari all’ASL locale. Da non dimenticare è anche la possibilità di aprire un’associazione sportiva dilettantistica. Grazie a questa opzione, è possibile apprezzare maggiori vantaggi rispetto alle forme societarie.

Quando si parla di come aprire un centro yoga, un doveroso cenno deve essere dedicato alle caratteristiche del locale. In linea di massima, è il caso di orientarsi verso un locale contraddistinto da un’estensione minima di 50 mq. In questo caso, sarà possibile gestire agevolmente le sessioni di 10 partecipanti.

Da non trascurare, sempre nell’ottica dell’allestimento ottimale dello spazio, sono anche i dettagli come la qualità del parquet, che dovrebbe essere trattato con prodotti antiscivolo. Non devono ovviamente mancare i tappetini per le sessioni e, per rendere l’atmosfera speciale, diffusori per oli essenziali per aromaterapia.

Investimento necessario

Quando si parla dei consigli per aprire un centro yoga, non si può non dedicare un po’ di attenzione all’investimento necessario.  I vantaggi di questa tipologia di attività riguardano la possibilità di partire e di raggiungere risultati soddisfacenti sia che si punti a dare il via a una piccola attività, sia che si abbia l’obiettivo di aprire un grande centro (o addirittura una catena).

In linea di massima, si parte da un investimento minimo di 50/60mila euro. Ovviamente nei casi in cui si ha a che fare con un franchising la cifra è ridotta. Per contro, si ha molta meno libertà imprenditoriale ed è necessario, per forza di cose, seguire le linee guida del franchisor.

Come promuoversi

Il capitolo della promozione è fondamentale quando si punta a lanciare e a far prosperare il proprio centro yoga. Prima di tutto, è essenziale ragionare non guardando soltanto all’online. Un buon customer care in loco, con una persona cordiale, preparata e in grado di rispondere in maniera tempestiva alle domande dei potenziali clienti, è fondamentale per l’immagine del brand.

Proseguendo con l’elenco dei consigli da prendere in considerazione nel momento in cui si mira alla promozione ottimale del proprio centro yoga, è cruciale citare la proposta di pacchetti. Oggi come oggi, orientarsi verso questa formula aiuta tantissimo. Non solo le persone hanno poco tempo ma sono bombardate da stimoli continui. Ecco perché, pur avendo servizi di ottimo livello, bisogna aspettarsi che, dopo qualche lezione, ci sia chi abbandona perché ha scoperto una nuova disciplina. Per venire incontro a chi adotta questo approccio, l’idea di proporre pacchetti di poche lezioni – anche solo 5 – può rivelarsi vincente.

I suggerimenti per promuovere al meglio il proprio centro yoga non finiscono certo qui! Da non dimenticare, per esempio, è la messa a punto di un approccio efficace relativo alle newsletter. Personalizzare i messaggi commerciali aiuta tantissimo a consolidare l’immagine positiva del centro. Questo vale anche quando si discute di quelli che non sono di natura non commerciale. Gli auguri in occasione del compleanno sono un esempio. Concludiamo con un cenno ai social, alla necessità di allocare un buon budget pubblicitario e di sfruttare strumenti come le Stories e le Igtv per creare dei format – p.e. videopillole di storia o focus sui benefici – in grado di avvicinare i potenziali corsisti alla disciplina.

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