Se sei abituato a praticare sport sai che non esistono solo le gioie legate a un buon allenamento, ma vi è anche il rischio di fare i conti con un infortunio articolare, che chiama in causa articolazioni, oppure tendini, muscoli o legamenti. Se ti alleni frequentemente, se ti capita di fare un movimento a freddo o sforzarti eccessivamente, rischi di subire un trauma localizzato che porterà poi a eventuali problematiche. Dobbiamo ricordare che ci sono diverse tipologie di infortunio e andremo ad approfondirli di seguito, considerando anche la tipologia di sport che viene praticato:

  • Chi pratica tennis può sviluppare il gomito del tennista;
  • Lo sport di contatto può causare traumi cranici;
  • I saltatori sono soggetti a problematiche alle ginocchia;
  • Pallanuoto o pallavolo possono sviluppare lesioni ai muscoli rotatori.

Ci possono poi essere infortuni acuti, cronici, da contatto o non da contatto.

La contusione

Avviene quando un tessuto o un organo è compresso e si schiaccia nelle parti molli, causando una piccola fuoriuscita di sangue dai capillari. Nel caso si tratti di una contusione lieve sarà sufficiente utilizzare del ghiaccio che agirà sulla sensazione di dolore e sulla riduzione del gonfiore. Se invece si tratta di una contusione importante, è importante verificare la presenza di un ematoma. Potrebbero infatti verificarsi delle calcificazioni che limitano la funzionalità del muscolo.

La distorsione

È una problematica che si presenta se sono svolti dei movimenti bruschi. Pensiamo per esempio alla fase di discesa di un salto, con atterraggio su un piede che non è posto in modo corretto sul terreno. Vengono così riconosciuti 3 diversi livelli di gravità che si differenziano per danni lievi, parziali o lesioni. Nel primo caso è sufficiente fare affidamento al ghiaccio nella zona traumatizzata e fermare l’allenamento o la sessione sportiva. Se il danno risulta più complesso è necessario ricostruire le modalità dell’infortunio per poter intervenire in modo repentino e corretto, senza peggiorare la situazione.

La concussione

Si tratta di un trauma cranico che prevede la momentanea perdita di coscienza in seguito a una caduta dove la testa urta pavimento o un altro oggetto. Ci sono 5 livelli:

  1. Stato confusionale;
  2. Confusione e amnesia che dura per meno di 5 minuti;
  3. I primi due sintomi con la perdita di coscienza per meno di 5 minuti;
  4. Primi due sintomi e perdita dei sensi per un massimo di 10 minuti;
  5. Come nel caso precedente ma la perdita di coscienza va oltre i 10 minuti.

 Patologie da sovraccarico

Andiamo a fare un’ulteriore distinzione: il sovraccarico è cronico se il dolore viene percepito durante o dopo l’attività per periodi più o meno brevi, fino a un massimo di 6 settimane. Prevede 4 diversi livelli. Il sovraccarico dei tendini invece prevede 3 tipologie di lesioni, mentre quello delle articolazioni può colpire ginocchio, gomito o spalla. E nel caso dei muscoli? Riguarda le fibre muscolari e quindi le contratture, gli stiramenti o uno strappo muscolare.

Come prevenire un infortunio articolare e quali sono le terapie

È possibile prevenire eventuali infortuni e per farlo è necessario partire dalla scelta di uno sport che sia adatto alla propria struttura fisica e quindi all’attitudine personale di un soggetto. Altrettanto importante è non trascurare la fase di riscaldamento e defaticamento dopo ogni allenamento, scegliendo sempre una sessione di preparazione atletica ben equilibrata e caratterizzata dal giusto equipaggiamento.

Ovviamente ogni infortunio, in base alla sua gravità prevede dei percorsi ben diversi sia in fase di test per la diagnosi che per terapia e riabilitazione: possono comprendere controlli di routine, l’assunzione di farmaci antifiammatori o la necessità di ricorrere a chirurgia, fisioterapia e finale ritorno alle attività sportive.