Ippocrate (circa 460 – 370 a.C.) il famoso medico greco considerato il fondatore della medicina occidentale, affermava con convinzione ” Se mangi più di tre alimenti per pasto, il tuo intestino diventerà una putrida palude”.

Sappiamo tutte che scegliere il cibo in base al suo valore nutrizionale, sia di vitale importanza, in modo da garantire la giusta proporzione di proteine, carboidrati, grassi, vitamine e sali minerali.

L’importanza di conoscere il cibo che mangiamo

Ancora più importante, almeno nelle nazioni industrializzate dove il cibo e’ in abbondanza, e’ sapere come accostare i vari alimenti per evitare che si trasformino nella putrida palude di cui parlava Ippocrate.

Numerosi studi scientifici affermano che la maggiorparte delle malattie che affliggono l’uomo, dipende da un alimentazione che accosta senza criterio sostanze nutritive diverse.

Sintomi:

Acidità del sangue, fermentazioni intestinali, gonfiori, digestione difficile, stitichezza o diarrea, varie forme di allergia e mal di testa sono dovuti spesso ad abbinamenti di cibi che, per essere digeriti, richiedono l’intervento di enzimi e succhi digestivi che si neutralizzano a vicenda l’uno con l’altro.

 

Cosa e’ cambiato?

Fin da quando ero bambina, i pasti venivano consumati in orari stabiliti e secondo ricette tradizionali. Al giorno d’oggi c’e’ la possibilità di scegliere tra una varietà infinita di proposte gastronomiche, grazie ai social e siti internet.

E’ fondamentale quindi, se si vuole mantenersi in buona salute, conoscere il cibo che si mangia e soprattutto cosa mettere nel nostro piatto!

 

Oggi i dietologi con una formazione classica, si preoccupano soprattutto di dare ai propri pazienti il giusto mix di nutrienti :

  • carboidrati complessi ( riso, pasta, pane, cereali e patate)
  • carboidrati semplici (frutta e dolci )
  • proteine ( carne , pesce, latte e i suoi derivati )
  • grassi (oli, margarine)
  • vitamine e sali minerali (contenuti in ortaggi e frutta)

Segnali per conoscere il cibo che mangiamo

Seguire un alimentazione sana come la dieta mediterranea, ci rende il nostro percorso più semplice, ma e’ importante tenere conto di alcuni punti importanti. Soprattutto se avvertiamo i sintomi di pesantezza, stanchezza e gonfiore dopo avere finito di mangiare.

Ecco quello che dobbiamo imparare:

  • Riconoscere i sintomi di un insofferenza nei confronti di alcune combinazioni alimentari.
  • Capire perchè a volte ci alziamo da tavola leggeri,  e in altri casi privi di forza e pesanti.
  • Conoscere la corretta associazione degli alimenti
  • Imparare a comporre piatti armoniosi con vari alimenti che non risultino pensanti da digerire.
  • Rimettersi in forma senza nessuna dieta e senza rinunciare ai piaceri della tavola.

 

Curiosità:

Un pasto completo deve essere composto da diverse pietanze?

Falso : Si pensa sempre che il buon pasto all’italiana si primo, secondo, contorno e dolce. Il realtà il pranzo a quattro portate e’ stato introdotto negli anni sessanta, mentre una volta era un eccezione come nei matrimoni.

L’alimentazione dei nostri nonni, che oggi gli esperti propongono come modello di abitudini alimentari, consisteva in un piatto unico a base di cereali ( pasta , pane , riso, o orzo) accompangnato da legumi o verdure

La colazione consisteva in una grande fetta di pane con marmellata o miele e una tazza di latte. Per cena una minestra con pane casereccio e olio d’oliva.

Basti pensare che questa alimentazione e’ particolarmente adottata ancora oggi in alcune regioni dove spiccano i centenari ( Sardegna, Bulgaria, Giappone).

Le tre regole d’oro:

I carboidrati (riso, pasta, pane, cereali e patate ) si possono abbinare alle verdure, ma non alle proteine ( carne, pesce, uova, latte e i suoi derivati)

Le proteine ( carne, pesce, uova, latte e i suoi derivati) si possono abbinare alle verdure ma non ai carboidrati (riso, pasta, pane, cereali e patate )

Conoscere il cibo è importante sopratutto per chi e’ particolarmente delicato di stomaco si consiglia un solo tipo di proteina per pasto perché’ un piatto di carne, uova e formaggio e’ più complicato da digerire rispetto a carne , uova o formaggio mangiati singolarmente.

La frutta va sempre consumata lontano dai pasti e a stomaco vuoto (Infatti, la frutta al termine dei pasti può creare un accumulo di gas nell’intestino con distensione del lume intestinale. Quindi proprio nelle persone già predisposte a meteorismo e gonfiore addominale, e cioè quando l’intestino è già di base “infiammato”,mangiare la frutta può provocare o peggiorare il gonfiore addominale)

Seguendo queste tre regole d’oro solleveremo il nostro organismo da processi complicati ed impegnativi che a loro volta porteranno ad ingrassare, intossicare e a lungo andare a malattie.