La mascella di Caino è il puzzle letterario diventato virale sui social. E tu, ti senti pronto ad accettare la sfida? Perché, ammettiamolo, di una vera e propria sfida si tratta! Sei assassini e sei vittime. Cento pagine rilegate completamente a caso. Mille combinazioni diverse da provare per trovare l’unica corretta ed in grado di farti arrivare alla soluzione.

La mascella di Caino

La mascella di Caino non è un nuovo libro ma una riedizione che, anche grazie al clamore suscitato dai passaparola sui social, ha ritrovato nuova linfa vitale.

Nella sua prima edizione, nel 1934, solo 3 persone al mondo sono riuscite a risolvere l’enigma. Credi di poter essere all’altezza?

Genio letterario o follia pura? Come nasce un libro come questo in grado di stravolgere ogni regola dei testi scritti?

Tutto ha inizio nel 1934 quando Powys Mathers, un cruciverbista dell’’Observer’ decide di pubblicare un libro che celava al suo interno un enigma degno di un puzzle e complesso quanto un cruciverba. Logica, intuito e tanta dedizione sono gli ingredienti fondamentali per riuscire ad affrontare questa raccolta di racconti.

Basti sapere che Powys Mather, decise di pubblicare il libro nascondendosi dietro lo pseudonimo di Torquemada, il pericoloso inquisitore spagnolo che amava torturale le sue vittime per spingerle a confessare.

Powys/Torquemada punta a ‘torturare’ noi poveri lettori pubblicando le pagine in ordine completamente casuale.

Sta a noi lettori accettare la sfida, ripristinare il corretto ordine delle pagine e scoprire le sei vittime con i rispettivi assassini. Un esercizio di stile, pazienza e logica. Una sfida lanciata da Powys a cui ogni amante del genere non può sottrarsi.

Non a caso il Daily Telegraph lo ha definito “Il degno figlio letterario di James Jojce e di Agatha Christie”.

Il ritorno de La mascella di Caino

Quasi un secolo dopo “La mascella di Caino” torna a sfidare i lettori più intrepidi. Ma a cosa si deve questo ritorno trionfale?

Tutto è iniziato sei anni fa, nel 2016, ad opera di Patrick Wildgust.

Wildgust all’epoca lavorava per il Laurence Sterne Trust, un museo privato che custodisce opere di narrativa non lineare. Fu proprio lui a decidere di dare nuova vita a questo libro così particolare.

Ma fu verso la fine del 2021 che avvenne un piccolo miracolo. Grazie ad un TitkTok pubblicato da una assistente documentarista sul popolare social, il libro è diventato virale. Oggi è approdato in tutti i book club di Titktok e sono moltissimi i lettori che, senza spoilerare, mostrano le loro personali intuizioni messe in atto per cercare di risolvere gli enigmi del libro. Le visualizzazioni sul popolare social hanno raggiunto i 13 milioni e sono sempre di più i lettori che si lasciano contagiare dal passaparola.

La mascella di Caino, recensione

Di solito si dice “O si odia, o si ama”.

Personalmente penso che, se deciderai di leggere La mascella di Caino, arriverai sia a odiarlo che ad amarlo. A fasi alterne, o anche contemporaneamente, giusto per farti capire quanto è complesso.

Secondo alcuni lettori italiani, troppo complesso! A tal punto che, visto le numerose citazioni ed i riferimenti alla letteratura americana, si è arrivati a chiedersi se sia possibile arrivare a capire gli enigmi nascosti nei racconti ed arrivare alla soluzione.

Ovviamente è indispensabile avere una buona conoscenza della letteratura ma, si, è stato dichiarato che con tantissima pazienza la traduzione in italiano garantisce la possibilità di giungere alla soluzione.

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