Dopo gli ultimi aumenti unilaterali dell’operatore telefonico, molti si chiedono se sia possibile effettuare il cambio operatore senza penali.  Per fortuna la risposta è sì. A maggio ragione se queste sono cambiate, indipendentemente dalla nostra volontà.

Qual è la giusta procedura per inviare la disdetta Impresa semplice?

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Ci sono 2 modi per fare la disdetta per partita iva ed azienda mantenendo il proprio numero:

 farlo da soli o lasciarlo fare gratuitamente all’agenzia specializzata in telefonia business che curerà il cambio operatore.

La procedura è ormai semplice e veloce, nel caso di dubbi è sempre disponibile la chat di Anstel, dove potrai scaricare il modulo per fare disdetta Telecom Business
https://www.anstel.it/11283_disdetta-impresa-semplice-come-farla-subito-mantenendo-il-vecchio-numero/

 La disdetta dei servizi di Impresa semplice  per aziende può avvenire:

  • Telefonando al servizio clienti.
  • Utilizzando l’area clienti del sito Tim Business .
  • Inviando la modulistica necessaria tramite PEC o raccomandata A/R.
  • Effettuando il passaggio ad altro operatore (in questo caso se ne occuperà il nuovo gestore).

Detta così, può sembrare semplice fare richiesta di disattivazione, ma i problemi sorgono quando sopraggiungono casistiche particolari, spese e costi non previsti. E purtroppo sono situazioni all’ordine del giorno.

Molto spesso infatti vengono inviate delle comunicazioni standard da parte di Tim SPA con dei costi supplementari, ma non sempre siamo tenuti a pagarli.

Ma come si fa a sapere se dobbiamo pagare queste penali? Bisogna essere in grado di interpretare le voci indicate nelle fatture Tim Aziende, conoscere i contratti e riuscire a risolvere eventuali problemi amministrativi, anche con una richiesta di storno se dovuta.

Ad esempio l’esenzione dal pagamento dei costi di disattivazione Tim Partita IVA è valida solo in questi quattro casi:

  • diritto di ripensamento (entro 14 giorni dalla stipula del contratto)
  • variazione delle condizioni da parte dell’operatore (aumenti o servizi)
  • mancata qualità delle connessioni ad internet
  • disservizi o inadempimenti da parte del gestore telefonico

E non è semplice dimostrare di appartenere a uno di questi casi, senza allegare la modulistica e la documentazione corretta. Questo genere di controversie, infatti, non sono sempre a lieto fine ed è quindi meglio coinvolgere un consulente che ti aiuti ad esercitare i tuoi diritti.

Le motivazioni presentate da Tim Spa, nel comunicato stampa si fa riferimento infatti ad: “un contesto di mercato caratterizzato da un crescente fabbisogno di investimenti per l’innovazione delle piattaforme di rete e tecnologiche al fine di garantire standard di qualità sempre più adeguati alle mutate esigenze dei Clienti”.  Questo è naturalmente vero, ma lo è in ogni periodo dell’anno per un’azienda che si occupa di telecomunicazioni e lo si capisce dal numero di comunicazioni presenti nell’area News e Modifiche Contrattuali del sito tim.it.

Come legittimato dalla stessa Telecom Italia, è possibile quindi ovviare al problema semplicemente inviando un reclamo che anticipi all’azienda il passaggio ad un altro operatore e la restituzione delle apparecchiature in comodato d’uso, come il router ad esempio.

In questo caso non sarai tenuto a pagare alcuna penale, per cui nel caso ti arrivi comunque una comunicazione d’ufficio potrai provvedere a contestarla indicando che non sei tenuto a pagare le penali di recesso Tim Business.

Spesso però si lascia perdere e si opta per sottostare, anche se svogliatamente, agli aumenti per la paura di perdere il numero aziendale o perché si creda di essere vincolati perché in precedenza si era acquistato un telefono, uno smartphone, un router o un Servizio Impresa Semplice come il Cloud di Tim o l’Antivirus.

In realtà a tutto c’è una soluzione, ma per sveltire le procedure ti consigliamo di rivolgerti ad un consulente che si occupa, tutti i giorni, di aiutare piccole e medie imprese con la telefonia aziendale.

Cambiare operatore con un consulente di telefonia aziendale

Come avrai già avuto modo di apprendere in queste poche righe, non è semplice conoscere tutte le dinamiche contrattuali e procedurali che si nascondono dietro ad un’utenza di telefonia business.

Quando esasperati dall’ennesimo aumento contrattuale si decide di cambiare operatore, non bisogna solo pensare all’offerta più competitiva per la telefonia di professionisti con Partita IVA… Ma occorre anche pensare a:

  • Formalizzare la disdetta
  • Comprendere e Firmare il nuovo contratto business
  • Assicurarsi la continuità della linea e dell’operatività per passare da Tim ad un altro operatore
  • Mettersi al sicuro dalle penali

Dietro a tutto ciò si è costruita una vera e propria professione che va via via delineandosi sotto il nome di: “consulente specializzato in telefonia aziendale”. Chi se ne occupa non è solo un venditore, ma una persona adeguatamente formata in grado di seguire il cliente del segmento affari dalla disdetta all’attivazione di un nuovo contratto.

Abbiamo chiesto maggiori informazioni a Luca Gilardi di Anstel.it, specialista e consulente in telefonia business per aziende: “Rivolgersi ad un consulente prima di effettuare una disdetta e firmare un nuovo contratto è importante. La sua professionalità può metterci al sicuro da problemi e fatture sbagliate. Infatti un professionista è in grado subito di capire subito le criticità contrattuali come: costi dovuti ad un eventuale recesso prima dei termini, dispositivi in comodato d’uso e variazioni di prezzo. In più grazie al fatto che parlerai con l’operatore, potrai avere sempre un unico referente esperto in connessioni per aziende ed evitare i contratti stipulati con registrazione vocale che sono i più a rischio.”

Disdetta Impresa Semplice di Tim, come farla in caso di aumenti contrattuali
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